Le squalifiche per le offese all’arbitro e anche aggressioni ai calciatori ci fanno vedere un lato del calcio che è sicuramente spiacevole.
Nel mondo del calcio, il rispetto è un principio fondamentale che deve essere condiviso da tutti i protagonisti del gioco: calciatori, allenatori, arbitri e tifosi. Il rispetto verso l’arbitro e gli avversari non solo preserva l’integrità del gioco, ma permette anche di mantenere un ambiente di competizione sano e costruttivo. Ogni partita di calcio, sia professionistica che dilettantistica, è un’opportunità.

Chi scende in campo, almeno nelle intenzioni, dovrebbe farlo anche per dimostrare fair play e spirito sportivo. Eppure ogni settimana ne vediamo di tutti i colori. L’ultimo bollettino delle decisioni del giudice sportivo che arriva dall’Umbria e sembra andare proprio in direzione totalmente opposta rispetto a quello che dovrebbe essere il concetto di fair play.
Insulti all’arbitro, poi anche uno schiaffo all’avversario
Lo spirito decoubertiano secondo cui l’importante nello sport è la partecipazione è totalmente disatteso, insomma, se guardiamo alle recenti squalifiche nel calcio dilettantistico, in particolare in quello umbro. Come detto, quello appena trascorso è stato un fine settimana che ha visto diversi episodi di comportamenti violenti e irrispettosi, che hanno portato a squalifiche significative.

Tali atti non solo minano l’immagine dello sport, ma sono anche un richiamo alla necessità di educare i giocatori e i tifosi al rispetto reciproco. Il più grave di questi episodi viene registrato sul campo del Pontano, che ospitava La Castellana: qui l’attaccante classe 2001, Francesco Paolino, che ha già giocato nella Trevana, nel Cascia e alla Pol Pen, si è reso protagonista di un brutto episodio.
Entrato dopo un quarto d’ora della ripresa, con la sua squadra in svantaggio, dopo essere stato espulso per doppia ammonizione, l’attaccante ha insultato ripetutamente l’arbitro, arrivando a colpire con uno schiaffo un giocatore della squadra avversaria al termine della gara. Per questo suo comportamento reiterato, è stato sanzionato con ben 10 giornate di squalifica.
Aggressioni e insulti agli arbitri, scattano le squalifiche
Non è stato – come evidenziato – l’unico episodio spiacevole avvenuto nel mondo dilettantistico umbro nei giorni scorsi: grave quanto accaduto anche sul campo del Via Larga Marsciano, impegnato contro il Tuoro. Un giocatore della formazione di casa, infatti, Roberto Gallo, è stato squalificato per 9 giornate per aver aggredito fisicamente l’arbitro, afferrandolo per il corpo al termine della partita.

Brutto episodio, infine, nella partita tra la Nuova Attiglianese e il Lugnano In Teverina: la partita è finita in parità, con la formazione di casa che ha agguantato il pareggio con Giovanni Rizzi al settimo minuto di recupero del secondo tempo. Alla mezz’ora del secondo tempo, ancora una grave espulsione, per Lorenzo Pellini, che ora dovrà affrontare cinque giornate di squalifica.
Il calciatore, infatti, è stato espulso per aver affrontato l’arbitro con insulti e per essersi rifiutato di lasciare il campo dopo il suo comportamento scorretto. Ogni partita dovrebbe essere l’occasione per dimostrare che il rispetto per gli altri è la vera vittoria, soprattutto in contesti dilettantistici: questi brutti episodi testimoniano purtroppo tutt’altro.